Le Tecniche Avanzate del Credential Stuffing: Come Funzionano e Perché Sono Così Efficaci
Nel precedente articolo, Come Funziona il Credential Stuffing: L’Attacco in Crescita che Usa le Tue Credenziali abbiamo introdotto il concetto di Credential Stuffing. Quando parliamo di Credential Stuffing, non stiamo solo parlando di un attacco che sfrutta le credenziali rubate. Gli hacker che portano avanti questo tipo di attacco utilizzano una serie di tecniche avanzate per massimizzare le probabilità di successo, e molte di queste tecniche si basano sull'uso dell'automazione, della potenza dei bot e dell'accesso a vasti database di informazioni. Analizziamo quindi alcune delle tecniche più utilizzate in questi attacchi.
Automazione degli attacchi: come i bot vengono utilizzati per tentare l'accesso a più account simultaneamente
Una delle ragioni principali per cui il Credential Stuffing è così pericoloso è che gli attaccanti non devono fare nulla a mano. Invece di tentare manualmente di indovinare le password, gli hacker utilizzano bot (programmi automatizzati) che sono in grado di eseguire attacchi in modo molto più rapido ed efficiente rispetto a qualsiasi essere umano. I bot sono progettati per inviare migliaia, se non milioni, di tentativi di login a siti web diversi, tentando di accedere a più account simultaneamente.
Questo processo avviene in un lasso di tempo molto breve, il che rende difficile per i sistemi di sicurezza rilevare e fermare l'attacco prima che abbia avuto luogo. Ad esempio, un bot può provare decine di migliaia di combinazioni di nome utente e password al minuto, utilizzando credenziali rubate da un database di violazione precedente. La velocità e l'automazione di questo tipo di attacco lo rendono molto più difficile da fermare, rispetto a tentativi manuali più lenti e facilmente riconoscibili dai sistemi di sicurezza.
Dictionary Attack: l'uso di dizionari di password comuni
Una delle tecniche più semplici ma efficaci utilizzate negli attacchi di Credential Stuffing è l'uso di dictionary attack. In pratica, gli attaccanti non si limitano a provare tutte le possibili combinazioni di password, ma si concentrano su una lista di password che sono comuni o predicibili. Questo tipo di attacco sfrutta dizionari di password comuni che contengono le password più frequentemente usate, come "123456", "password" o "qwerty".
Molte persone, infatti, tendono ad usare password semplici e facilmente indovinabili, magari per la convenienza o perché non si rendono conto dei rischi. Gli hacker conoscono questo comportamento e si affidano proprio a queste password deboli. Usando un dizionario di parole comuni o combinazioni di caratteri, i bot possono provare centinaia o migliaia di queste password in rapida successione, aumentando enormemente le possibilità di trovare quella giusta.
Questo tipo di attacco è particolarmente pericoloso perché molte persone tendono a riutilizzare le stesse password su più siti, aumentando la probabilità che un hacker possa indovinare la combinazione giusta. Inoltre, con l’adozione di password deboli, la protezione di base offerta dai sistemi di sicurezza diventa spesso insufficiente a fermare questo tipo di attacco.
Uso di botnet: come le botnet vengono sfruttate per eludere i sistemi di protezione
Un'altra tecnica utilizzata nel Credential Stuffing è l'uso di botnet, cioè una rete di dispositivi compromessi che sono controllati da un attaccante. Le botnet sono costituite da milioni di computer, smartphone e altri dispositivi infettati da malware, che vengono poi utilizzati per eseguire attacchi informatici. Nel caso del Credential Stuffing, le botnet sono utilizzate per distribuire gli attacchi su più fonti, riducendo la possibilità che i sistemi di protezione possano individuare l’attacco.
L'uso di una botnet consente di eludere i sistemi di protezione basati sull'indirizzo IP. Se un attaccante tentasse di eseguire un attacco da un singolo computer, sarebbe facilmente rilevabile dai sistemi di protezione, che bloccherebbero l'IP dopo pochi tentativi. Tuttavia, quando un attacco è distribuito tra migliaia di dispositivi diversi, ogni tentativo sembra provenire da una fonte unica, rendendo difficile il rilevamento e il blocco immediato. In altre parole, grazie alla botnet, gli attaccanti riescono a rendere i loro attacchi molto più difficili da fermare, aumentando la loro efficacia e portata.
Exploiting Data Breaches: come gli attaccanti utilizzano le credenziali rubate da precedenti violazioni di dati
Un altro aspetto fondamentale del Credential Stuffing è l'uso di credenziali rubate durante violazioni di dati passate. Quando i database di grandi aziende vengono violati e le credenziali degli utenti vengono rubate, queste informazioni finiscono spesso in mani sbagliate. Gli hacker raccolgono queste credenziali e le utilizzano per provare a fare login su altre piattaforme. Questo processo è il cuore del Credential Stuffing.
Molti utenti, infatti, utilizzano le stesse password su più servizi (ad esempio, lo stesso nome utente e la stessa password per il loro account di posta elettronica, i social media, e le piattaforme di acquisto online). Poiché le violazioni di dati avvengono frequentemente e coinvolgono milioni di utenti, la disponibilità di credenziali compromesse è enorme. Gli hacker sanno che c'è una probabilità molto alta che, se una persona ha subito una violazione su un servizio, le stesse credenziali possano essere utilizzate per accedere ad altri siti, portando a potenziali furti di identità e accesso non autorizzato a dati bancari o altri servizi sensibili.
In molti casi, queste credenziali rubate vengono vendute online su mercati oscuri, dove gli hacker possono acquistarle per lanciare attacchi mirati. In altre parole, quando una violazione di dati avviene, è possibile che l’impatto vada ben oltre l'azienda colpita, poiché le informazioni rubate possono essere utilizzate per compromettere altri account personali degli utenti.
Conclusioni sulle tecniche di Credential Stuffing
Le tecniche utilizzate nel Credential Stuffing sono sempre più sofisticate e difficili da fermare. Con l'automazione degli attacchi tramite bot, l'uso di dizionari di password comuni e il supporto delle botnet, gli attaccanti sono in grado di eseguire attacchi su larga scala in modo molto efficiente. Inoltre, la pratica comune di riutilizzare le password su più piattaforme rende i sistemi di protezione degli utenti molto vulnerabili a questi attacchi.
Proteggersi da questi rischi richiede una combinazione di buone abitudini nella gestione delle password e l'adozione di tecnologie avanzate, come l'autenticazione a più fattori (MFA). In ogni caso, la consapevolezza del funzionamento delle tecniche di Credential Stuffing è il primo passo per difendersi da questi attacchi e mantenere le proprie credenziali al sicuro.