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Dipendenti, Errori e Cybercrime: Guida Completa alle Insider Threats

Quando pensiamo alla cybersecurity, immaginiamo spesso hacker esterni che cercano di violare sistemi aziendali con attacchi sofisticati. Ma c'è una minaccia ancora più subdola, spesso ignorata o sottovalutata: le Insider Threats, ovvero le minacce interne.

Queste minacce non provengono da hacker anonimi in un angolo remoto del mondo, ma da persone all'interno dell'organizzazione: dipendenti, collaboratori, fornitori o chiunque abbia accesso ai dati sensibili dell'azienda. Proprio per questo motivo, sono estremamente pericolose e difficili da rilevare.

A differenza delle minacce esterne, un insider ha già superato le barriere di sicurezza. Ha accesso ai dati, conosce le vulnerabilità dei sistemi e spesso gode della fiducia dell'azienda. Questo lo rende un potenziale pericolo molto più difficile da individuare rispetto a un hacker esterno.

Inoltre, le minacce interne possono assumere molte forme: un dipendente scontento che decide di rubare dati aziendali, un collaboratore negligente che, per errore, espone informazioni sensibili, o ancora un account compromesso a seguito di un attacco di phishing.

Secondo un rapporto di IBM Security, le violazioni causate da minacce interne sono tra le più costose per le aziende. Il costo medio di un attacco interno supera i 15 milioni di dollari all'anno per azienda, con un tempo medio di rilevamento che può superare i 280 giorni. Questo significa che molte organizzazioni si accorgono troppo tardi di aver subito una violazione.

Le conseguenze possono essere devastanti: perdita di dati sensibili, danni alla reputazione, sanzioni legali e, in alcuni casi, la chiusura dell'azienda. Basti pensare a casi come quello di Edward Snowden, che con le sue rivelazioni ha scatenato uno dei più grandi scandali di sicurezza della storia.

Ma cosa sono esattamente le Insider Threats? E quali sono le loro tipologie? Lo vedremo nel prossimo paragrafo.

Cosa sono le Insider Threats?

Le Insider Threats, o minacce interne, sono violazioni della sicurezza informatica causate da individui che hanno accesso legittimo ai sistemi di un'organizzazione. A differenza di un hacker esterno che deve trovare modi per penetrare nella rete aziendale, un insider è già all'interno: ha credenziali, permessi e spesso una conoscenza approfondita delle infrastrutture informatiche e dei protocolli di sicurezza.

Questo le rende particolarmente insidiose, perché un attacco interno può avvenire senza alcun bisogno di superare firewall o sistemi di difesa avanzati. L'accesso è già garantito, ed è proprio questo che rende difficile prevenire o rilevare un attacco interno prima che causi danni.

Differenza tra Insider Threats e Attacchi Esterni

La principale differenza tra una minaccia interna e un attacco esterno sta nella modalità d'azione:

  • Un hacker esterno deve trovare una vulnerabilità nel sistema, come una falla nel software o una password debole, per ottenere accesso ai dati aziendali.
  • Un insider ha già accesso ai dati. Non ha bisogno di bypassare sistemi di sicurezza, perché è già autorizzato a utilizzare le informazioni, il che rende il suo comportamento molto più difficile da individuare.

Inoltre, mentre un attacco esterno può essere mitigato con strumenti come firewall, sistemi di rilevamento delle intrusioni (IDS) e antivirus, le minacce interne richiedono strategie di monitoraggio avanzate e un'attenzione particolare al comportamento degli utenti.

Perché le Insider Threats sono così difficili da rilevare?

Ci sono diversi motivi per cui le minacce interne sono tra le più difficili da individuare:

  1. Gli insider conoscono il sistema Un dipendente, un consulente o un fornitore con accesso ai dati sa bene dove sono archiviate le informazioni sensibili, quali protocolli di sicurezza vengono utilizzati e, spesso, come aggirarli senza destare sospetti.

  2. Molti attacchi interni non lasciano tracce evidenti A differenza di un attacco hacker, che spesso provoca allarmi di sicurezza (tentativi di login sospetti, malware rilevati, exploit di vulnerabilità), un insider può accedere ai dati in modo del tutto lecito, copiandoli o modificandoli senza attivare alcun sistema di allerta.

  3. Non tutti gli insider sono consapevoli di essere una minaccia Non tutte le minacce interne sono intenzionali. Alcuni insider causano danni per negligenza: un dipendente che utilizza una password debole o cade vittima di un attacco di phishing può involontariamente consentire a un hacker esterno di entrare nel sistema con il suo account.

  4. Il tempo di rilevamento è molto lungo Mentre un attacco hacker può essere identificato in pochi giorni o settimane, le violazioni interne spesso rimangono nascoste per mesi o addirittura anni. Secondo il Verizon Data Breach Investigations Report, oltre il 50% delle violazioni interne non viene rilevato fino a dopo sei mesi dall’evento iniziale.

Un pericolo invisibile che richiede attenzione costante

Proprio perché le insider threats sono così difficili da individuare, molte aziende sottovalutano il problema fino a quando non subiscono un attacco devastante. Questo rende fondamentale l’adozione di strategie di prevenzione e monitoraggio, di cui parleremo nei prossimi articoli.

Ma prima, vediamo quali sono le tipologie di insider e quali comportamenti possono rappresentare una minaccia per un’organizzazione.

Le diverse tipologie di Insider Threats

Non tutte le minacce interne sono uguali. Alcune sono il risultato di azioni intenzionali, mentre altre derivano da negligenza o da compromissioni esterne. Capire queste differenze è essenziale per adottare le giuste strategie di prevenzione.

Ecco le tre principali tipologie di insider threats che possono mettere a rischio un'organizzazione:

Insider Malintenzionati: quando il pericolo è intenzionale

Gli insider malintenzionati sono individui che deliberatamente sfruttano il loro accesso ai sistemi aziendali per danneggiare l’organizzazione o trarne un vantaggio personale.

Questa categoria include:

  • Dipendenti scontenti che vogliono vendicarsi dell’azienda per un licenziamento, una mancata promozione o altre frustrazioni lavorative.
  • Ex-dipendenti che, dopo aver lasciato l’azienda, mantengono accesso ai sistemi per rubare dati o sabotare operazioni.
  • Collaboratori o fornitori esterni che, avendo accesso a dati sensibili, li utilizzano per scopi personali o per conto di concorrenti.
Esempio reale

Uno dei casi più noti è quello di Greg Chung, un ex-ingegnere della Boeing, che ha rubato oltre 300.000 documenti riservati contenenti segreti aerospaziali e li ha venduti al governo cinese. Questo episodio ha causato danni enormi, non solo in termini di perdita di dati, ma anche a livello di sicurezza nazionale.

Questi attacchi sono particolarmente pericolosi, perché spesso vengono pianificati con cura e sono difficili da rilevare fino a quando il danno non è già stato fatto.

Insider Negligenti: l’errore umano come minaccia

Non tutte le minacce interne sono intenzionali. Gli insider negligenti sono dipendenti o collaboratori che, per errore o disattenzione, mettono a rischio la sicurezza dell’azienda.

Gli errori più comuni includono:

  • Uso di password deboli o condivise, facilitando l’accesso agli hacker.
  • Apertura di email di phishing, fornendo involontariamente credenziali di accesso agli attaccanti.
  • Scaricamento di malware su dispositivi aziendali, spesso attraverso link o allegati sospetti.
  • Salvataggio di dati sensibili su dispositivi personali o non protetti, come chiavette USB o cloud privati non sicuri.
Esempio reale

Nel 2017, un dipendente della società Bupa, un gigante del settore sanitario, ha accidentalmente esposto dati sensibili di oltre 500.000 clienti su un sito web non protetto. Il problema è stato scoperto solo mesi dopo, quando i dati erano già finiti nelle mani sbagliate.

Questo tipo di insider threat può essere mitigato con formazione continua e una cultura aziendale incentrata sulla sicurezza informatica.

Insider Compromessi: quando un account diventa una minaccia

Gli insider compromessi non agiscono con cattive intenzioni, ma i loro account sono stati violati da attori esterni. Questo accade quando un cybercriminale riesce a impersonare un dipendente, ottenendo accesso ai sistemi aziendali senza destare sospetti.

Le tecniche più usate per compromettere un insider includono:

  • Phishing avanzato: email ingannevoli che rubano credenziali.
  • Attacchi di social engineering: manipolazione psicologica per ottenere informazioni sensibili.
  • Malware: software malevoli installati involontariamente sui dispositivi aziendali.
Esempio reale

Nel 2020, Twitter ha subito un attacco devastante quando alcuni dipendenti sono stati ingannati tramite social engineering. Gli hacker hanno ottenuto accesso ai sistemi interni e hanno preso il controllo degli account di personaggi famosi come Elon Musk, Bill Gates e Barack Obama, pubblicando tweet truffaldini per rubare criptovalute agli utenti.

Questo dimostra come anche i migliori sistemi di sicurezza possano fallire se un insider viene compromesso. La soluzione? Monitoraggio continuo, autenticazione a più fattori (MFA) e una formazione costante sui rischi di phishing e social engineering.


Le insider threats possono assumere molte forme, e spesso sono più pericolose degli attacchi esterni. Un dipendente malintenzionato, un collega distratto o un account compromesso possono causare danni enormi a un'azienda, sia in termini economici che reputazionali.

Nel prossimo articolo vedremo casi reali di attacchi interni e le loro conseguenze, per capire ancora meglio quanto sia fondamentale proteggersi da queste minacce invisibili.

Esempi Reali di Attacchi Interni: Quando gli Insider Minacciano la Sicurezza

Abbiamo visto quanto le insider threats possano essere pericolose, ma niente lo dimostra meglio dei casi reali. Da fughe di informazioni top-secret a sabotaggi aziendali, ecco alcuni degli esempi più noti che hanno scosso il mondo della cybersecurity e della sicurezza aziendale.

Edward Snowden: Il Caso Più Famoso di Data Leak Interno

Uno dei più noti insider threats della storia è Edward Snowden, un ex dipendente della National Security Agency (NSA). Nel 2013, Snowden ha utilizzato il suo accesso privilegiato per estrarre e divulgare migliaia di documenti top-secret che rivelavano programmi di sorveglianza di massa condotti dal governo degli Stati Uniti.

I danni causati da questo attacco sono stati:

  • Grave danno alla reputazione della NSA e del governo USA.
  • Esposizione di dettagli riservati sulla sorveglianza globale.
  • Implicazioni politiche e legali a livello internazionale.

Il caso Snowden è un perfetto esempio di un insider malintenzionato con accesso a dati sensibili che decide di divulgarli per motivi ideologici.

Il Sabotaggio di Tesla: Un Dipendente Vendicativo

Nel 2018, Elon Musk denunciò un grave attacco interno ai sistemi di Tesla. Un dipendente scontento, a cui era stata negata una promozione, decise di vendicarsi modificando il codice del software di produzione e rubando dati riservati, inviandoli a terze parti.

I danni causati da questo attacco sono stati:

  • Perdita di segreti industriali legati alla produzione delle auto elettriche.
  • Rischio di manomissione del software, che avrebbe potuto compromettere la qualità delle vetture.
  • Necessità di rivedere le misure di sicurezza interne per evitare attacchi futuri.

Questo caso dimostra come anche un singolo dipendente con accesso ai sistemi critici possa causare danni enormi se non monitorato adeguatamente.

Google vs. Uber: Il Furto di Proprietà Intellettuale

Un altro caso eclatante riguarda Anthony Levandowski, ex-ingegnere di Google, che ha rubato oltre 14.000 file segreti riguardanti la tecnologia delle auto a guida autonoma prima di lasciare l’azienda per lavorare in Uber.

I danni causati da questo attacco sono stati:

  • Google ha intentato una causa contro Uber per furto di proprietà intellettuale.
  • Uber ha dovuto pagare 245 milioni di dollari di risarcimento a Google.
  • Levandowski è stato condannato a 18 mesi di prigione per il furto di dati.

Questo caso dimostra come le insider threats possano avere implicazioni legali enormi e costare milioni di dollari alle aziende coinvolte.

Twitter e il Grande Hack del 2020: Un Caso di Insider Compromesso

Nel luglio 2020, Twitter è stato vittima di uno dei più grandi attacchi alla sua sicurezza. Gli hacker hanno preso il controllo di account di personaggi famosi come Elon Musk, Bill Gates e Barack Obama per diffondere una truffa legata alle criptovalute.

Come è successo? Alcuni dipendenti di Twitter sono stati manipolati con tecniche di social engineering, fornendo inconsapevolmente agli hacker l’accesso ai sistemi interni dell’azienda.

I danni causati da questo attacco sono stati:

  • Perdita di credibilità e reputazione per Twitter.
  • Furto di criptovalute dagli utenti ingannati dai tweet falsi.
  • Necessità di rivedere l’intero sistema di sicurezza e accesso ai dati interni.

Questo esempio mostra come un insider compromesso possa essere usato come porta d’ingresso per attaccanti esterni.


Questi esempi dimostrano quanto un insider possa compromettere la sicurezza di un’azienda o addirittura di un intero governo. Furti di dati, sabotaggi e manipolazioni interne possono costare milioni di dollari, danneggiare la reputazione di un’organizzazione e portare a gravi conseguenze legali.

Nel prossimo articolo vedremo come prevenire e mitigare questi rischi, con strategie di sicurezza avanzate per proteggere le aziende dalle minacce interne.

Come Difendersi dalle Insider Threats: Il Prossimo Passo

Abbiamo visto come le minacce interne possano colpire aziende di ogni settore, dalle multinazionali tecnologiche ai governi. Le insider threats sono difficili da individuare, costose da risolvere e possono causare danni devastanti, dalla perdita di segreti industriali a sabotaggi e furti di dati.

La domanda ora è: come possiamo proteggerci da queste minacce?

Nel prossimo articolo parleremo di strategie di prevenzione e mitigazione, analizzando:

  • Come individuare comportamenti sospetti prima che sia troppo tardi.
  • Le migliori tecnologie di monitoraggio e sicurezza per proteggere i dati aziendali.
  • L’importanza della formazione e della consapevolezza per ridurre i rischi interni.

Capire le minacce è il primo passo. Ora è il momento di imparare come difendersi. Restate sintonizzati per scoprire le migliori tecniche per rendere la vostra azienda più sicura e resiliente contro le insider threats.